Si può affermare che è biomassa tutto ciò che ha matrice organica, con esclusione delle plastiche di origine petrolchimica e dei materiali fossili, come petrolio e carbone.
Le più importanti tipologie di biomassa sono: residui forestali, scarti dell’industria di trasformazione del legno (trucioli, segatura, etc.), piante espressamente coltivate per essere utilizzate a fini energetici e alcuni scarti delle aziende zootecniche.
Per uso domestico la biomassa è disponibile sotto forma di pellets, ceppi di legna da ardere, segatura, mais, cippato.Serve a produrre energia termica (calore) per il riscaldamento di ambienti o per cucinare. E’ la più antica fonte di energia utilizzata dall’uomo.
Tipologie di bruciatori di biomassa sono: stufe, termostufe, termocamini e caldaie.
Stufe a Pellet
Sono stufe per il riscaldamento domestico che utilizzano i pellet come combustibile. Hanno elevato rendimento (anche oltre l’80%), sono comode da utilizzare e a volte anche programmabili a distanza. Inoltre il carico di Pellet è sufficiente per un lungo periodo (24-48 ore), perché la stufa alimenta automaticamente la fiamma con il combustibile.
La fiamma, anche se non variata come quella di un camino, è visibile.
Per contro, richiedono energia elettrica per l’accensione ed il funzionamento.
Termostufe a pellet
Per il riscaldamento ecologico e il risparmio energetico la termostufa a pellet sono una risorsa speciale di grande autonomia e praticità. Riscaldano tutta la casa e producono acqua calda sanitaria per tutti gli utilizzi, alimentano l’impianto di riscaldamento utilizzando condutture e caloriferi attuali, ma ancora di più si possono gestire con i comandi a distanza, via cellulare o modem che lanciano l’impulso per la programmazione delle fasi di riscaldamento.
Termocamini
Sono sistemi per il riscaldamento domestico in alternativa agli impianti tradizionali (gasolio, GPL, metano), che offrono risparmio economico nel rispetto dell’ambiente.
Se funzionano ad acqua sono collegato direttamente o tramite scambiatori di calore all’impianto di riscaldamento a radiatori o a pavimento. Sono in grado di avere una resa globale del 70-80%.
Caldaie a pellet
Sono impiegate come riscaldamento centrale e sono installate per lo più nel locale caldaia. Si differenziano in semiautomatiche e automatiche. Da poco nel mercato si trovano caldaie a pellet a parete, funzionanti secondo il principio delle basse temperature.
Grazie al poco spazio occupato e alla possibilità di sistemare il serbatoio pellet internamente o esternamente si ottiene un massimo di flessibilità e utilizzo dello spazio.
Caldaie a pellet moderne raggiungono un rendimento superiore al 90% e hanno valori di emissioni molto bassi.
Pellet
Sono cilindretti di legno prodotti sottoponendo ad elevata pressione la segatura, ossia gli scarti di legno puro (senza vernici) prodotti da segherie, falegnamerie ed altre attività connesse alla lavorazione del legno, senza utilizzare alcun tipo di collante, ma solo per effetto della pressione elevata.
Oltre ad essere un combustibile ecologico il pellet presenta anche dei vantaggi tecnici. Mentre la legna normale presenta un potere calorifico di 4,4Kw/Kg (con il 15 % di umidità con 18 mesi di stagionatura), quello del pellet è in media di 5,3 Kw/kg. La densità del pellet è di 650 kg/M3 ed il contenuto d’acqua è pari all’ 8% del suo peso. Per questo motivo non è necessario stagionare il pellet per ottenere una resa calorica sufficientemente adeguata. Il diametro va da un minimo di 5 mm ad un massimo di 8 mm.